LE SCUOLE PRIMARIE DI STRONGOLI INCONTRANO LE SCUOLE DI SAN NICOLA DELL'ALTO

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24/05/2010

 

San Nicola dell’Alto: un paese arbëresh vicino al nostro con una storia ed una lingua da scoprire... / Një horë arbëreshe k’ana tones me një storje e një gjuhë ç’ ketë njohmi...

        

È questo il titolo dell’evento che nella mattinata di venerdì 14 maggio 2010 ha visto le scuole primarie di Strongoli incontrare le scuole primarie di San Nicola dell’Alto, in uno scambio volto a scoprire una comunità al di là del solo ambito scolastico.

I 45 alunni e 7 insegnanti delle classi 2a A, 2a B e 4a B dell’Istituto Omnicomprensivo di Strongoli sono arrivati nella piccola comunità albanofona intorno alle 9:30 e sono stati accolti dall’operatrice dello sportello linguistico comunale che ha accompagnato le classi durante tutta la mattinata, illustrando le peculiarità linguistiche, storiche e alcune curiosità del paese.

Giunti alla scuola primaria con tanto di gonfalone, sono stati accolti dagli alunni e dalle insegnanti sannicolesi con un canto di benvenuto, prontamente ricambiato da una serie di poesie che hanno accompagnato i vari momenti dell’incontro, quali il dono di un cesto di prodotti tipici; un balletto sulle note della canzone “L’amico è”; la recita di alcuni acrostici preparati per l’occasione, uno dei quali dedicato al loro compaesano Don Franco Scalise, neo parroco di San Nicola dell’Alto.

Gli alunni della scuola primaria di San Nicola dell’Alto hanno poi recitato in lingua due poesie della prof.ssa Matilde Ferraro, hanno letto la sintesi della storia del paese, hanno intonato la canzone sannicolese “Zombra Arbëreshe” e danzato, in costume, la valla, il famoso ballo tondo, tipico delle comunità di origine albanese.

È seguito quindi il momento conviviale in cui si sono degustati i tanti prodotti tipici locali offerti dalla gente del posto. La tavola è stata imbandita, infatti, con i prodotti caseari delle varie aziende, i salumi delle macellerie, i dolci ed il pane dei due panifici, le olive ed il miele dei produttori locali. Ed hanno fatto bella mostra anche la pasta, l’olio, il vino, i vari oggetti di antica fattura, i fiori di campo e le tovaglie di cotone e di lino tessute ai telai ormai scomparsi. Accanto ai vari prodotti sono state poste le etichette in doppia lingua, in cui figuravano i nomi delle aziende e/o gli ingredienti in essi contenuti, al fine di fornire un elemento tangibile del bilinguismo.

Prima di lasciare la scuola, gli alunni sono stati coinvolti dall’operatrice dello sportello linguistico comunale in alcuni giochi “in lingua” volti a far conoscere i suoni peculiari di questa variante arbëreshe; al racconto delle origini della storia del paese ed alla distribuzione di un depliant, realizzato per l’occasione, contenente foto, cenni storici e linguistici di San Nicola dell’Alto, esercizi. Lo stesso servirà loro per approfondire quanto appreso durante questa giornata in classe, considerato che due degli insegnanti sono proprio di questa comunità arbëreshe e che l’obiettivo principale della visita d’istruzione era la conoscenza storica, culturale, economica e linguistica del territorio.

Lasciata la scuola si è proceduto per le principali vie del paese soffermandosi nei posti di particolare interesse per poi giungere al “Museo della Civiltà Contadina”. Qui, l’operatore turistico ha esposto le principali notizie riguardanti la struttura ed i beni in esso contenuti e ha risposto alle tante domande degli alunni che si sono dimostrati curiosi ed entusiasti della visita.

Curiosità ed entusiasmo che hanno accompagnato anche la salita a piedi sul Monte San Michele dove, accolti da Don Franco Scalise e dal Vicesindaco Tiziana Basta, già presenti nelle scuole, alunni ed insegnanti hanno visitato l’omonima Chiesa, pregato e salutato la statua dell’Arcangelo.

Infine, il pranzo a sacco nel parco giochi ai piedi del Monte e la partenza per Strongoli.

La visita d’istruzione è stata unanimemente giudicata positiva e la riuscita è stata possibile grazie ad una serie di fattori quali il coinvolgimento delle famiglie e dei produttori locali, nonché la partecipazione attiva dell’amministrazione comunale che ha messo a disposizione il personale e le strutture. L’auspicio è che simili eventi possano moltiplicarsi in futuro.

 

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